Canali Minisiti ECM

Diagnosi precoce del tumore al cervello attraverso un prelievo

Oncologia Redazione DottNet | 17/02/2018 15:17

Il progetto è stato finanziato dalla Ue con 3,7 milioni. Coinvolta anche Mta Italy

Un progetto sperimentale basato sulla formazione di un gruppo di neolaureati e giovani ricercatori in grado di elaborare una diagnosi precoce del tumore al cervello attraverso un normale prelievo sanguigno: questo l'obiettivo di AiPBAND, progetto finanziato dall'Unione Europea con 3,7 milioni di euro e coordinato da un gruppo di Università, istituti di ricerca e partner industriali europei guidati dall'Università di Plymouth. Tra essi, l'italiana Mta Italy, prima e finora unica Organizzazione di Ricerca a Contratto (Cro) italiana beneficiaria di fondi europei in virtù delle competenze acquisite nell'ambito della sperimentazione clinica. Il ruolo di Mta Italy è quello di supporto ad Università, società scientifiche e cliniche di ricerca nella messa a punto di protocolli per studi clinici innovativi, facendosi carico della loro realizzazione.  

Per AiPBAND, l'obiettivo è quello di mettere a punto un innovativo modello diagnostico per il glioma, neoplasia dell'encefalo che oggi rappresenta circa l'80% dei tumori primari al cervello e il 30% circa di quelli maligni, colpendo circa 25mila persone all'anno in Europa. Le metodologie diagnostiche attuali sono basate su indagini sofisticate ma laboriose, costose e non sempre sufficientemente sensibili. Con l'utilizzo dei bio-marcatori sarà possibile procedere alla diagnosi - basata sulle più avanzate conoscenze della biologia cellulare e molecolare - con un normale prelievo sanguigno.    Mta Italy svilupperà i protocolli clinici, organizzando e gestendo direttamente la sperimentazione per la validazione clinica del nuovo sistema diagnostico, fornendo la dovuta formazione teorica e pratica al gruppo di 14 neo-ricercatori altamente specializzati in un'ottica interdisciplinare per il futuro sviluppo e utilizzo di approcci diagnostici e clinici integrati altamente innovativi.

pubblicità

L'obiettivo ancor più ambizioso è quello di fornire un modello diagnostico applicabile a molti altri tipi di tumori solidi per i quali esista una buona caratterizzazione biomolecolare e cellulare. La selezione dei giovani ricercatori, che saranno impegnati per tre anni sotto la guida dei gruppi di ricerca dei partner del progetto, è in corso: i primi risultati nell'identificazione dei nuovi biomarcatori sono attesi per la fine del 2019, mentre la loro validazione clinica sarà disponibile per l'anno successivo.

Commenti

I Correlati

Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne

IEO, gene già coinvolto in un altro tumore, serve il test genetico

L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Ti potrebbero interessare

IEO, gene già coinvolto in un altro tumore, serve il test genetico

L'iniezione scudo a mRna utilizza la stessa tecnologia degli attuali vaccini Covid ed è in fase di test negli studi di Fase III della fase finale

Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, affronta un problema importante nel cancro alla prostata: come separare la forma a crescita lenta della malattia, che difficilmente causa danni, dal cancro più aggressivo

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”